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Cosa fare per avere un sito veloce

Vuoi un sito veloce ma attualmente non è così? Oppure ancora non sai quanto sia lento? Innanzitutto cominciamo dalle basi: per verificare che un sito sia veloce (non per il tuo immaginario ma tecnicamente da dati analitici) puoi usare degli strumenti di misurazione. Uno dei più completi è GTMetrix (ed è pure gratis)! Il nostro suggerimento è comunque quello di registrare un account GTmetrix gratuito prima di eseguire un test perchè tu possa modificare il luogo del test perchè sia più vicino all’area da cui proviene il tuo traffico principale.

Questo strumento analizza le performance di un sito web e la scheda PageSpeed è quella attiva predefinita quando esegui un test GTmetrix. Valuta il tuo sito web rispetto alle regole Page Speed di Google dando punteggio compreso tra 0 e 100. 

Se il tuo punteggio è scarso (vengono indicati anche i secondi necessari all’apertura delle pagine) allora devi fare qualcosa per ottimizzare il tuo sito. Ecco qualche consiglio per un sito veloce da 100!

Velocità fa rima con ranking

Se il tuo sito ci mette diversi secondi per aprirsi sappi che non va bene. Un paio di secondi possono fare la differenza tra un abbandono definitivo e un inizio di customer journey. Ma è ai motori di ricerca che devi pensare quando decidi di fare finalmente qualcosa per migliorare la velocità del tuo sito.

Un sito veloce è un sito che viene ben visto dai motori di ricerca, per questo viene definito un fattore di ranking importante (cioè un fattore di posizionamento). Come apprendiamo dal Google Search Central Blog, i “principali elementi vitali di un sito web” sono costituiti da tre misurazioni specifiche della velocità della pagina e dell’interazione dell’utente:

  • cumulative layout shift, la stabilità visiva degli elementi di una pagina, che per Google dovrebbe essere inferiore a 0,1 
  • largest contentful paint, il tempo necessario per caricare una pagina dal primo clic su un collegamento alla visualizzazione della maggior parte del contenuto, che per Google non dovrebbe superare i 2,5 secondi
  • first input delay, il tempo impiegato da un utente per interagire con la pagina, che dovrebbe essere inferiore a 100 millisecondi

La scelta del server giusto

Il sito web può essere ottimizzato quanto ti pare ma se l’hosting non è all’altezza in termini di stabilità e tempi di risposta non avrai un sito veloce. Ecco perché dovrai scegliere un hosting di qualità. Questo non si traduce per forza in un investimento di centinaia di euro all’anno: devi sempre fare un confronto tra le proposte dei provider perchè quasi sempre non è necessario accendersi un mutuo per avere un server affidabile.

Un buon host deve:

  • essere sempre disponibile, garantendo un team di supporto 24 ore su 24, 7 giorni su 7
  • essere affidabile, anche (e soprattutto) nei picchi di traffico, garantendo le risorse utili a sopravvivere ai giorni di punta
  • farti sentire al sicuro da hacker e malintenzionati 

Questo non vuol dire puntare per forza su un server dedicato. Anche i server condivisi possono essere idonei a proteggere il tuo sito quindi a rendendo funzionale, ottimizzato e veloce. Certo, nel caso degli e-commerce, investire qualcosa in più in soluzioni server con maggiori garanzie, è consigliatissimo.

Indirizzo IP dedicato: quando serve? Scoprilo qui

Diciamo che a spanne i requisiti tecnici base per un buon hosting potrebbero essere:

  • Dischi SSD 
  • HTTP keep alive
  • HTTP/2
  • PHP aggiornato

La cache, questa sconosciuta

La memorizzazione nella cache del browser accelera i tempi di caricamento memorizzando alcune risorse statiche nei browser locali dei visitatori rendendo un sito veloce. Ciò significa che, nelle visite successive, i browser dei visitatori possono fornire tali risorse dai computer locali dei visitatori anziché scaricarli ad ogni visita.

Molti dei plugin di caching per WordPress offrono già la memorizzazione nella cache del browser, come WP Super Cache. Un altro plugin molto valido – rimanendo in tema Wordpress – è Litespeed LSCache, che permette di trasformare le pagine dinamiche in pagine statiche aumentando così la velocità del sito.

Conosci Litespeed LSCache? Ne abbiamo parlato qui

Quindi occhi puntati su un sistema di pulizia cache per ridurre il più possibile i tempi di caricamento del sito e migliorare l’interazione degli utenti riducendo il bounce rate che rischia di affossare le conversioni del tuo sito.

Conclusioni

Se vuoi vendere online, devi offrire un’esperienza di navigazione eccellente. Questa viene valutata da utenti e motori di ricerca prima di tutto dalla velocità con cui metti a disposizione le pagine del tuo e-commerce. E’ il tuo biglietto da visita, il primo vero ostacolo che gli utenti devono superare per procedere con la navigazione e di conseguenza una dei parametri che per Google determina quanto un sito meriti di essere posizionato tra i primi risultati. Non per metterti ansia, ma non puoi fare a meno di puntare all’eccellenza!

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