Come è cambiato il comportamento utenti sul web nel 2020
Il 2020 è stato un anno di profondi cambiamenti nel comportamento utenti sul web. Tutto si è rimesso in discussione e i trend stimati a fine 2019 hanno subito delle inevitabili deviazioni. In questo articolo riportiamo alcuni dei dati emersi da uno studio condotto da DataReportal in collaborazione con Hootsuite e We are Social che possono aiutare a delineare grosso modo che strade possiamo aspettarci prenderà il comportamento utenti sul web nel 2021.
Aumentano i digital lovers
Se prima della pandemia erano presenti fasce della popolazione mondiale che non avevano mai utilizzato internet, oggi circa il 60% naviga quotidianamente sul web. Dallo studio condotto da DataReportal in collaborazione con Hootsuite e We are Social è emerso infatti, che:
- 346 milioni di utenti hanno iniziato ad utilizzare internet durante la pandemia
- 376 milioni di utenti abbiano iniziato ad utilizzare i social media negli ultimi 12 mesi durante la pandemia
Questo significa che ogni giorno circa 1 milione di utenti inizia ad utilizzare internet ed i social media per la prima volta per circa 6,5 ore al giorno. Ciò significa che svolgiamo circa il 40% della nostre attività quotidiane online.
Ma su internet a fare cosa? L’utente medio trascorre circa un terzo del tempo, durante la sua esperienza online, sui social media, ma sono in forte crescita anche queste abitudini:
- guardare contenuti in streaming su piattaforme come Netflix e Disney+
- ascoltare musica in streaming su piattaforme come Apple Music e Spotify
- scaricare ed utilizzare nuove app sul proprio smartphone
Inoltre, la maggior parte degli utenti rivela che continuerà ad utilizzare internet ed i social media anche dopo la pandemia. L’esperienza online ne esce quindi fortificata dalla pandemia, sia per i nuovi utenti che per quelli che erano soliti usare i social media e navigare sul web già prima della pandemia.
Come cambia invece il comportamento utenti sul web in Italia? L’utente medio italiano trascorre online circa 6 ore al giorno, rientrando decisamente nella media mondiale.
Lo sapevi che il Paese più connesso del mondo sono le Filippine con ben 9,45 ore, mentre il Paese meno connesso è il Giappone con 4,22 ore?
Nuove forme di ricerca naturale
Il comportamento utenti sul web e in particolare sui motori di ricerca sta cambiando registrando di trend interessanti. A dettare il cambiamento è l’intelligenza artificiale, che cambierà il modo di scrivere e creare contenuti sul web. Cambia quindi il modo di cercare informazioni e contenuti online: da uno studio condotto da Google pare che il 70% delle ricerche fatte attraverso l’Assistente Google siano espresse in linguaggio NGL, ossia in linguaggio naturale.
Ricerca vocale
La maggior parte della ricerca vocale è fatta da utenti fino ai 35 anni e da utenti di età compresa tra i 55 ed i 64 anni, soprattutto in India, Cina e Indonesia, tre dei Paesi dove è presente il maggior numero di digital adopters.
Ricerca per immagini
La ricerca per immagini, fatta principalmente su Google e Pinterest, è un trend in crescita, ma non in maniera uniforme in tutto il mondo, infatti è largamente in uso in Sud America e Sud – Est Asiatico. L’utente ideale che fa ricerca per immagini è rappresentato da una donna di età compresa tra i 16 ed i 34 anni.
Ricerca social
La ricerca social è il secondo modo di cercare informazioni online dagli utenti in tutto il mondo da due tipi di utenti:
- utenti tra i 16 ed i 24 anni che utilizzano i social media per cercare un brand ed acquistarne i prodotti o servizi
- utenti tra i 45 e 54 anni che cercano un brand sui social media per conoscerlo
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La spesa? Online!
In Italia fare shopping online è diventato un comportamento comune: in seguito alla pandemia, infatti si registra una crescita di più del 50%. La spesa online non fa eccezione. Dal secondo Report Annuale di Everli, il marketplace della spesa online, emerge che nel 2020 c’è stato un aumento del 208% per gli acquisti effettuati via sito e via app. Possiamo quindi dire che si è radicata negli italiani quest’abitudine di acquisto.
Su cosa puntare in particolare? Cambia il modo di fare la spesa, ma anche la scelta dei prodotti più acquistati. Sale al primo posto la categoria frutta e verdura, spodestando formaggi, salumi e gastronomia, che scendono in quarta posizione; seguono gli alimenti per la colazione, dolciumi e snack (2°) e al terzo posto latte, burro e yogurt.
Pur con piccole differenze, anche nel 2020 il lunedì mattina è stato il momento preferito per fare la spesa on line, soprattutto tra le 10 e le 11, con il 61% degli italiani che si è affidato all’app, in crescita del +5%. Investire in un e-commerce di questo tipo potrebbe quindi essere una buona idea per il 2021.
Conclusioni
Il 2020 ci ha insegnato che possiamo fare tutte le previsioni del mondo ma non possiamo mai prevedere tutto. Però possiamo trarre insegnamento da quanto successo per rivedere la nostra strategia online e essere sempre al passo con ciò che accade online.
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